Sondaggio sul SUPERBONUS 110%, il 20% degli intervistati accederà al maxi incentivo, ma ci sono ancora molti che non ne sono a conoscenza.

Il 20 per cento degli italiani afferma che usufruirà “sicuramente” del Superbonus 110%, la nuova detrazione fiscale per gli interventi d’efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici. A sostenerlo è un nuovo sondaggio realizzato da EMG Acqua per conto di Public Affairs Advisors. Il Bonus in questione è una delle misure clou inserite nel Decreto Rilancio, oggi in mano alla Commissione Bilancio per l’iter parlamentare di conversione in legge.

L’attenzione su questo strumento è ancora alta. L’art. 119 del provvedimento definisce gli interventi, le condizioni di accesso e i beneficiari degli incentivi potenziati per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici. Si va dalla possibilità di realizzare a condizioni di estremo favore finanziario o fiscale “cappotti termici” agli edifici o di installare caldaie a condensazione o a pompa di calore all’installazioni di impianti solari domestici con sistemi di accumulo. L’articolo riporta anche le condizioni per la cessione del credito e per lo sconto in fattura, due opzioni studiate apposta per aumentare l’appeal della detrazione.

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Una scelta che potrebbe aver colpito nel degno, stando ai risultati del sondaggio. La quota del 20 per cento potrebbe in realtà sembrare contenuta ma, come spiega Giovanni Galgano, fondatore della società di consulenza “se guardiamo al 25 per cento di intervistati che ‘non sa’ o ‘non risponde’ si può osservare come i margini di penetrazione per la misura siano enormi; soprattutto se si considera che la norma è stata appena approvata e non è stato ancora possibile comunicarla e spiegarla ai cittadini”.

Sulla questione è intervenuta in questi giorni anche la senatrice M5S e membro della commissione ambiente al Senato, Barbara Floridia. “Il super ecobonus del 110% fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle porterà enormi vantaggi per moltissimi cittadini. Secondo un recente studio riportato su un importante quotidiano di settore, questo bonus comporterà sì un’accelerazione delle opere di ristrutturazione degli edifici ma con la possibilità di “scalare” fino a due classi energetiche grazie al rifacimento del cappotto termico e la sostituzione degli impianti di riscaldamento. Tradotto in percentuali, vuol dire tagliare il fabbisogno energetico del 42%, con una conseguente e importante riduzione delle emissioni di CO2, con un risparmio in bolletta del 35%. Con la riqualificazione degli edifici, ambiente e lavoro vanno di pari passo”

ccc